
I cocktails più bevuti al mondo -1
Quali sono i cocktails più popolari e bevuti al mondo? Forse non tutti sanno che… la rivista Drinks International ogni anno pubblica la classifica dei cocktail più amati dopo avere intervistato 100 bartender che vanno per la maggiore.
In questo articolo potrete scoprire i cocktail più importanti, quelli che tutti gli appassionati di mixology, cioè la "scienza" del cocktail, dovrebbero conoscere e apprezzare, e magari anche saper preparare.
Da sei anni a questa parte, il trono del n°1 appartiene senza discussioni all'Old Fashioned, cocktail che risulta sia stato ideato da un bartender di Louisville in Kentucky. Il colonnello James E. Pepper, che era un produttore storico di whisky del Kentucky e ha fondato l'omonima distilleria, lo ha poi reso popolare. La ricetta ufficiale dell'Old Fashioned, che pare abbia preso il nome dal tipo di bicchiere in cui veniva servito, risale al 1931.
Gli ingredienti, oltre al bourbon o whisky di segale, sono l'Angostura Bitter, zucchero e acqua.
Al secondo posto c'è un aperitivo italiano classico, ma ancora particolarmente amato nel Belpaese: il Negroni. Cocktail che prende il nome dal suo ideatore, il conte Negroni che intorno al 1920 lo inventò a Firenze come una derivazione dell'Americano cocktail. Il Negroni infatti è preparato sostituendo un goccio di gin al seltz previsto dalla ricetta dell'Americano. Quindi Campari, Vermouth rosso e gin sono i 3 ingredienti del Negroni classico.
Sul podio dei cocktails più popolari il Daiquiri occupa il terzo gradino, non certo il meno prestigioso anche perchè questo cocktail è il primo tra quelli di ispirazione tropicale, con l'utilizzo di rum e succo di lime. Il cocktail è sicuramente di origine cubana; nella località di Playa Daiquirì infatti secondo la leggenda avrebbe fatto naufragio un marinaio americano che avrebbe inventato la ricetta del cocktail. Ma chi ha reso famoso il Daiquiri (nonchè il Mojito) è sicuramente Ernest Hemingway che lo consumava in grandi quantità al locale Floridita dell'Avana.
Anche il quarto posto vede un fondamentale contributo italiano: la posizione infatti appartiene al Dry Martini, basato sul vermouth secco del noto brand piemontese.
Il Martini cocktail in realtà è nato negli USA tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento ed ha innumerevoli varianti. Il Dry Martini è preparato con l'aggiunta di gin, può essere miscelato o shakerato (come ben sanno gli appassionati dei film di 007) e guranito con un'oliva o una buccia di limone. Le dosi di vermouth e gin sono codificate dalla IBA (International Bartender Association).